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^56 LIBRO ile’ quali qualche poesia si legge nelle Raccolte degli antichi Poeti, ma cui non giova il ricercare minutamente, per la stessa ragione per cui ci siamo prefissi di non voler parlare di tutti i poeti. XVII. Fra’ poeti che in questo secolo produsse Siena, due hanno ottenuto nome superiore agli altri, Benuccio Salimbeni e Bindo Bonichi. Il Salimbeni avvolto nelle turbolenze da cui Siena era agitata, e nelle domestiche nimicizie che la sua famiglia avea con quella de’ Tolommei, ne rimase all’ultimo vittima infelice. Il Crescimbeni (l. cit. p. 77) e il Quadrio (l. cit. p. 178) avvertono che altri ne fissala morte al i3:i8, altri al 1330. Ma pare che la contesa si possa decidere colf autorità della Cronaca di Andrea Dei scrittore contemporaneo, che così ne parla all1 anno i33o. A9 dì 22 di Ottobre , anno detto, Misser Pietro Mini, Misser Tavenozzo, e certi altri della casa de’ Tolommei uccisero nella contrada di Tortanieri Misser Benucio, e Misser Alessandro proposto della casa de’ Salimbeni (Script. rer. ital. vol. 15, p. 88). Nondimeno nelle note del sig. Uberto Benvoglienti, ad essa Cronaca aggiunte , si cita un monumento (ib. p. 95)che) ci indica Benuccio vivente ancora nel 1337 e nel seguente, e ci dà una grande idea delle ricchezze di quella famiglia, nè io ho lumi bastevoli a sciogliere questo inviluppo. I due suddetti autori ne lodan lo stile, e accennano le biblioteche in cui se ne conservan le Rime; e un sonetto ne ha pubblicato, dopo l’Allacci, il Crescimbeni (t. 3, p. 83), che a me però non sembra corrispondente