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j54 LIBRO pur dal Villani, su’ Costumi delle Donne, essa pure in versi, di cui conservasi nella Vaticana un codice a penna; e forse, come osserva il co. Mazzucchelli, le Novelle, di cui alcuni il fanno autore, non sono opera punto diversa da questo; poichè più Novelle ei viene in essa narrando ad istruzione delle donne. Ei morì in Firenze nella peste del 1348, in età di ottantaquattro anni, e se ne può vedere T iscrizion sepolcrale presso il co. Mazzucchelli, il quale ancora altre più minute notizie potrà somministrare intorno a questo poeta (a). XVL Di alcuni che potrebbono aver qui luogo, abbiam già altrove parlato. Tai sono Cecco d’Ascoli, del cui poema detto V Acerba si è già trattato nel ragionar de’ filosofi , e Paolo dell’Abbaco nominato nel medesimo capo, di cui alcune poesie si citano, dopo altri scrittori, dal co. Mazzucchelli (Scritt ital. t. 1 , par. 1 , p. 16); e Dino Compagni da noi mentovato tra gli storici, di cui il Crescimbeni ha pubblicato un sonetto (Comment. t. 3, p. 73). Due ancora de’ teologi agostiniani da noi rammentati, cioè Gregorio da Rimini e Guglielmo Amidani, si annoverano dal Quadrio (t 2, p. 170, 172) tra1 (/?) In argomento somigliante a quello del Barberino esercitassi Graziolo de’ Bambaglioli bolognese, morto verso la meta di questo secolo, di cui si posson veder notizie presso il eh. sig. conte Fantuzzi (Scria, bologrj. t. 1, p. 335, ec). Egli scrisse in versi italiani un trattato delle Virtù Morali. falsamente attribuito a Roberto re di Napoli, e sotto il nome di esso pubblicato da Federigo (Jbaldini in Roma nel 1642 , e lo stesso Graziolo aggiunse alla sua opera un cornento in prosa latina.