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TERZO y53 onesti viaggi il privilegio, ch’egli ottenne da Clemente V, di essere laureato in legge. Questo privilegio riferito ancora dal Tommasini (Gj /mi. patav, p. 162), e accennato dal Mehus, è indirizzato a’ vescovi di Firenze, di Bologna e di Padova, forse perchè avendo Francesco in tutte queste città date pruove del suo sapere, essi poteano farne onorevole testimonianza. Dicesi eh1 ei fosse il primo che ricevesse un tal onore in Firenze, e che ciò avvenne l’an 1313. Il dott. Lami accenna al contrario più Fiorentini che aveano prima di lui ricevuta la laurea, Accorso, Francesco di lui figliuolo, Dino dal Mugello ed altri. Ma questi certamente avean ricevuta la laurea in Bologna. Lo stesso Francesco però, come avverte il medesimo Lami, non si sa di certo in qual città la ricevesse. Il Mehus accenna due altre carte fiorentine, in una delle quali, del 1304 egli è detto notaio, nelf altra, del 1324, ha il nome di giudice. Questi studi però e queste occupazioni legali nol distolsero dal coltivare la poesia, e ne abbiamo in pruova l’opera mentovata de’ Documenti d’amore scritta in varii metri e in uno stile che, benchè non sia il più facile e il più elegante, e troppo sappia di poesia provenzale in cui egli dovea essere ben versato , lo ha fatto annoverar nondimeno tra’ buoni poeti che fan testo di lingua. Ella non è già, come il titolo sembra promettere , un’opera amorosa , ma è anzi un trattato di filosofia morale , diviso in dodici parti, in ciascheduna delle quali ragiona di qualche virtù, o de’ premii ad essa destinati. Un’altra opera egli scrisse, accennata