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7*4 LIBRO anni della sua gioventù; e solo accenna 14) il recarsi eli’ ri fece, mentre era esule, secondo Mario Filelfo, alle scuole di Cremona e di Napoli, e, secondo Giovanni Villani, a quelle di Bologna e di Parigi. Anche il Boccaccio il conduce a Bologna e a Padova in tempo d’esilio. Ma parmi degno di riflessione ciò che Benvenuto da Imola narra, cioè che ancor giovane e prima dell’esilio egli andossene alle università di Bologna e di Padova, e poi, essendo esule, a quella di Parigi: Quum Auctor iste in viridiori aetate vacasset Philosophiae naturali et morali in Florentia, Bononia, et Padua , in matura aetate jam exul dedit se sacrae Theologiae Parisiis (l. cit.) (a). E riguardo a (a) Un altro antico scrittore, ma vissuto un secolo dopo Dante, non solo in Parigi, ma anche in Oxford conduce Dante per motivo di studio; e in Parigi non solo cel rappresenta studente, ma maestro ancora e vicino a conseguire la laurea. Egli è Giovanni da Serravalle vescovo di Fermo, che nel suo Comento inedito sulla Commedia di Dante, scritto, mentr’ei trovavasi al concilio di Costanza, come vedrem tra non moltoy così ne dice: “Anagorice dilexit Theologiam Sacram, in qua dia studuit tam in Oxoniis in Regno Anglie, quam Parisius in Regno Frantie; et fuit Bachalarius in Universitate Pari si ensi, in qua legit Sententias pro forma Magisterii: legit Bibli a: respondit omnibus Doctoribusy ut moris est, et fecit omnes actus, qui fieri debent per doctorandum in Sacra Theologia. Nihil restabat fieri nisi inceptio, seu conventus: et ad incepiendum seu faciendum conventum deerat sibi pecunia, pro qua acquirenda rediit Florentiam optimus Artista, perfectus Theologus. Erat nobilis prosapia, prudens in sensu naturali, propter que scilicet factus fuit Prior in Palatio Populi Florentini, et sic cepit sequi officia Palatii, et neglexit studium, nec rediit Parisius”. E più