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TEUZO 70Q talvolta il rigore de’ suoi superiori , che per una colpa appostagli il gittaron prigione nel più fetente luogo di casa , ove dicesi clic ei componesse il cantico che comincia:* O giubilo del cuore, che fai cantar d amore. Ma più ebbe a soffrire dal pontefice Bonifacio VIII. Mentre questi sdegnato contro de’ Colonnesi assediava Palestrina, Jacopone che ivi allora trovavasi, alla vista de’ danni ond’era travagliata la Chiesa , non potè frenare il suo zelo, e scrisse il cantico che comincia: Piange la Chiesa , piange e dolora (a), e quello inoltre che nelle ultime edizioni non si ritrova, e che comincia: O Papa Bonifacio, quanto hai giovato al mondo? Acceso però d’ira il pontefice, poichè ebbe in mano Palestrina, fe’ incarcerare e stringere tra’ ferri Fra Jacopone, condannandolo a vivere solo di pane ed acqua. In questa dura prigione egli stette, finchè Bonifacio non fu egli stesso imprigionato dai Colonnesi; e dicesi che lo stesso f Jacopone glielo avesse predetto 5 e che avendolo un giorno Bonifacio interrogato nel passare innanzi alla prigione in cui era chiuso: quando ne uscirai tu? Jacopone gli rispondesse: quando tu v’entrerai. Liberato dalla carcere sopravvisse per lo spazio di 3 anni, finchè verso l’anno 1306 morì in Collazzone, e il corpo ne fu poi trasportato a Todi. I Cantici spirituali da lui composti, de’ quali si son (a) Nelle note aggiunte all5 edizione romana si è giustamente avvertito che il cantico che comincia: Piange la Chiesa, ec. non puh provarsi che fosse scritto a5 tempi di Bonifacio Vili. Tiraboschi, Voi. VI.