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684 L1BH0 a tornarsene in Italia , e a recarsi alla corte del re Roberto. Or il Petrarca, venuto a Napoli verso il marzo di quest’anno medesimo, ne partì presto per andare a ricevere in Roma la corona d’alloro, di cui fu onorato agli otto di aprile; e tosto partitone, e recatosi a Parma, al principio del seguente anno 1342 fe’ ritorno in Avignone. Non potè dunque certamente il Petrarca conoscere in Napoli Barlaamo, che non vi venne se non dopo il mentovato concilio tenutosi’ , quando già da più mesi il Petrarca era partito da Napoli. L’ab. de Sade afferma che Barlaamo, dopo aver soggiornato per qualche tempo in Napoli, tornò ad Avignone, e che ivi di nuovo si strinse in amicizia col Petrarca , finchè, a’ 2 di ottobre dello stesso anno 1342, fu fatto vescovo di Geraci nella Calabria (il qual vescovado non è già stato poscia trasferito a Locri, come questo scrittore afferma , ma al contrario (UghelL Ital. Sacra t 10 in Episc. locr.) quel di Locri è stato trasferito a Geraci) , e dovette di bel nuovo staccarsene. Di questa seconda venuta di Barlaamo ad Avignone non parla il co. Mazzucchelli. E nondimeno io credo ch’ella si debba ammetter per certa, se è vero ciò che l’abate de Sade asserisce, cioè che Barlaamo fosse ordinato vescovo dal Cardinal Bertrando del Poggetto: perciocchè questi allora era in Francia; e pare che in ciò ei meriti fede, perchè egli ha veduti i registri delle lettere pontificie di questi tempi, che conservansi in Avignone. Ma che il Petrarca amendue le volte vi conoscesse Barlaamo, e amendue le volte gli si desse a