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SECONDO 665 Qualche volta andai ad Orvieto a vedere li miei parenti. (Che direm noi di uno scrittore che scrive ancor dopo morie? II Muratori pensa , e a ragione, che quelle parole io vissi, ec. sieno state aggiunte da qualche copiatore , il quale volendoci ragguagliare della lunghissima vita che il Monaldeschi avuta avea, abbia creduto di non poterlo far meglio che facendo parlare il medesimo autore, come uomo più che ogni altro degno di fede. XXXIX. Rimane a dire, per ultimo, di due storici che ebbero i regni di Sicilia e di Napoli, che in questo secolo furon sempre divisi e soggetti a diversi principi. Niccolò Speciale scrisse in otto libri latinamente la Storia delle cose avvenute in Sicilia a’ suoi giorni dal i 283 fino al 1337. Ei descrive, fra le altre cose, f incendio del Mongibello avvenuto a’ 28 di giugno del i32()? e l’ardire con cui egli accostossi a vederlo, per distenderne poi, come afferma di avere allor fatto, una fedele relazione. Mihi quidem , dice egli, licet alia de longe prospexissem, ut rem ipsam admiratione dignam propinquis oculis subjicerem, et ipsa loci vicinitas et mirandae rei novitas suaserunt Factus sum itaque in pusillanimitate magnanimus 7 et in timorosis actibus temerarius vestigator: locum ipsum adii, et quicquid mens terrore percussa retinere potuit., stilo memoriae commendavi (l. 8, c. 2). Quindi siegue a descrivere minutamente i fenomeni di cui fu testimonio. L’anno 1334 ei fu uno degli ambasciadori mandati dal re Federigo al nuovo pontefice Benedetto XII (ib. c. 5). Le quali epoche provano