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520 LIBRO affanno i3o2. Egli era nel medesimo tempo consultore del Santo Uffizio di Bologna, perciocchè nel catalogo di que’ che ebbero un tal impiego, pubblicato dal P. Sarti (l. cit. p. 117), Guido vi si trova nominato agli anni 1297, 1299 e 1302. Ma l’anno seguente, cioè nel 1304, entrò al servigio della corte romana sotto Benedetto XI, e quando la detta corte passò in Francia, Guido ancora vi si trasferì, e fu uditore delle lettere contradittoriali • di Clemente V, di cui ancora fu cappellano, come ricavasi da un opuscolo citato da monsignor Mansi (Fabr: Bibl med. et inf. Latin, t. 3, p. 129). Egli morì in Avignone l’an 1313, come il soprallodato dottor Monti mi assicura comprovarsi da autentici documenti. Questo esattissimo e instancabile ricercatore dei monumenti della sua patria mi ha ancora cortesemente comunicate alcune notizie intorno a un altro Guido di Filippo da Baiso nipote del nostro Guido. A lui non vedesi giammai dato il titolo di dottore. Solo fu vicario, nell’arcidiaconato di Bologna, di Guido suo zio, mentre questi era assente; quindi l’an 1303 fu eletto vescovo di Reggio, poscia trasportato nel 1330 al vescovado di Rimini, finalmente l’an 1332 a quel di Ferrara, e morì in Bologna l’an 1349 Nell’assegnare l’anno della prima traslazione di Guido, non è l’Ughelli coerente a sè stesso; perciocchè in un luogo la pone all’an 1318 (Ital. sacra, t. 2 in E pi se. regiens.)y in un altro al 1329 (ib. in E pi se. Ariminen.). L’antica Cronaca di Reggio la fissa all’anno i33o (Script Rcr. ital. voi 18, 44)*