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6lO LIBRO sapere, Iddio concedente la sua gratia, alla cui speranza feci la detta impresa , considerando la mia povera scienza, a cui confidato non mi sarei Et così mediante la gratia di Christo tu gli anni suoi 1300 tornato io da Roma cominciai a compilare questo libro a reverentia di Dio et del Beato Santo Joanni, a commendatione della nostra Città di Firenze. L’applicazione al lavoro della sua Storia che dovette certamente costargli non leggera fatica, nol distolse dall’entrare a parte de’ pubblici affari. Ma prima sembra eli egli viaggiasse in Francia e ne’ Paesi Bassi; perciocchè; narrando le cose ivi avvenute l’an 1302 (l.8, c. 58), dice: Et noi scrittori ci trovammo in quel tempo nel paese, che con oculata fede vedemo et sapemo la veritade. E somigliantemente egli parla raccontando i fatti ivi accaduti nel 1304 (ib. c. 78). Il Muratori sospetta (Praef ad Hist Vill, vol 13 Script rer. ital) che il Villani non viaggiasse giammai nè in Francia nè in Fiandra, ma che avendo inserita nella sua Storia qualche relazione di colà trasmessa, ne copiasse incautamente ancora le riferite parole. Ma io non so indurmi a credere sì mal accorto il Villani, che cadesse in un fallo sì facile ad avvertire. Inoltre quel modo di dire: Et noi scrittore, o ed io scrittore, è appunto quello che usa comunemente il Villani, parlando di se medesimo. Nè io veggo perchè non possa ammettersi per vero un tal viaggio da lui fatto. Negli anni 1316 e 131 ^ ei fu dell1 ufficio de1 priori (Vill l 6, c. 54 l. 9, c. 80) , e in questo secondo anno egli ebbe parte nell’accorta