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PRIMO 5l quando 1 anno i35J nel solenne ingresso in Milano del cardinale Albornoz legato di Clemente VI, trovandosi il Petrarca in pericolo di esser dal suo cavallo rovesciato in un fosso, Galeazzo sceso a terra prontamente gli diè aiuto colle sue proprie mani a camparne (Var. cp. 2(j). Quindi, poichè fu assunto al dominio, mostrò in più occasioni, in quale stima egli lo avesse. L’anno 1356 fu da lui inviato come suo ambasciadore alFimperador Carlo IV (Mém. de Petr. t. 3, p. 427? ec.), poscia l’anno 1360 a Parigi a congratularsi col re Giovanni della sua liberazione dalla prigionia degli Inglesi (ib. p. 540). E ben si scorge dalle Lettere del Petrarca medesimo, quanto ei fosse caro a questo gran principe; perciocchè spesso ne parla, e sempre con sentimenti di gratitudine e di stima non ordinaria; e anche allor quando egli ebbe cambiato il soggiorno di Milano con quel di Padova, quasi ogni anno però veniva a passare la state o l’autunno or In Pavia, ove comunemente Galeazzo facea soggiorno, or in Milano; e fra le altre volte trovossi l’anno 1368 alle solenni nozze di Violante figliuola di Galeazzo con Leonello figliuolo di Edoardo re d’Inghilterra, ed ebbe F onore di assidersi alla prima tavola insiem co’ principi e co’ più potenti signori (Ann. mediol. c. 130, Script Rer. ital. vol. 16, p. 739). Di questo principe, che fu uno dei più grandi della sua età, noi dovrem favellare di nuovo nel capo seguente , ove parleremo dell’università di Pavia da lui eretta. Gian Galeazzo di lui figliuolo, e primo duca di Milano, come superò in potenza tutti que’ che