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PRIMO 45 per comando di questo principe, che diè pui commissione a Lombardo da Serico di continuarne il lavoro. Finalmente, poichè il Petrarca fu morto, egli accompagnato dalla più ragguardevole nobiltà volle colla sua presenza onorarne F esequie. Vedremo altrove che Domenico Aretino fu da lui esortato a proseguir con coraggio l’opera, a cui avea dato principio, intitolata Fonte delle cose memorabili, e che altri uomini dotti furon da lui con singolari contrassegni d’onore e di stima distinti. Ei fu in somma principe al par d’ogni altro splendido e liberale, e degno perciò di quegli elogi di cui fu onorato in una orazion funebre da Gian Lodovico Lambertacci (*), della quale qualche frammento è stato pubblicato dal ch. Mehus (Vit Ambr. camald. p. 225). Nè minore munificenza verso le lettere avrebbe mostrato Francesco Novello da Carrara figliuolo e successor di Francesco, se le vicende a cui fu soggetto, e l’infelice fine che poi sostenne, gliel’avesser permesso. Dovrem però rammentare fra poco ciò ch’egli ancora, seguendo gli esempj de’ suoi maggiori, fece a vantaggio dell’università di Padova, quasi per saggio del molto più che avrebbe operato, se la condizion de’ tempi fosse stata men rea. O L’intera orazion funebre del Latnberlacci conservasi nella Riccardiana, e ne ha copia il sopiallodato sig. Giovanni Roberto Pappafava. Due altre orazioni funebri in lode dello stesso Francesco il vecchio , una di Pier Paolo Yeigerio, l’altra di Frnucesco Zabnrella, sono state pubblicate dal Muratori (Script. Rer. ital.

  • t. 16).