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38 LIBRO Scaligero esser dovesse il primo suo albergatore? Io penso perciò che l’anno 1304, cioè due anni dopo l’intima fattagli dell’esilio, Dante se n’andasse a Verona, come in fatti si narra da Leonardo Bruni nella Vita di questo poeta; e che da Verona passasse poscia talvolta or presso il march. Malaspina, or presso altri. Ma E eliso insieme con il. Pelli che Alboino probabilmente e non Bartolommeo fosse il primo ricettatore di Dante; perciocchè il rifugiarsi che Dante fece a Verona seguì, secondo il Bruni, dopo l’assalto che inutilmente dierono i Bianchi a Firenze, il che accadde nel luglio del 1304 e Bartolommeo era già morto nel marzo di quest’anno medesimo (Murat. Ann. d’Ital, ad h. an.) (a). (a) 11 eh. monsig. Giovanni Jacopo Dionisi canonico di Verona ha eruditamente esaminata la quistione qual fosse tra gli Scaligeri il ricettatore di Dante (Serie di Aneddoti, n. 2); e dopo aver mostrato ch’ei non potè essere Alberto, il che è certissimo, nè Bartolommeo, (poichè questi morì a’ 7 di marzo del 1304, e Dante verisimi Intente non lasciò la Toscana che dopo i 20 di luglio dall’anno stesso in cui la parte degli esuli fiorentini fece T ultimo inutile sforzo per rientrare in Firenze) si fa a provare che del solo Cangrande ragiona Dante; e che perciò dee credersi che solo dopo la morte di Alboino, accaduta nel 1311, Dante si recasse a Verona. Si possono veder gli argomenti coi quali egli ingegnosamente si sforza di comprovare la sua opinione. Noi possiamo sperare che sempre meglio egli la stabilirà nella Vita di Dante, che si apparecchia a pubblicare , e che in essa scioglierà con più chiarezza alcune gravi difficoltà che ad essa si oppongono. In primo luogo Dante fa predire a a se stesso che il primo suo rifugio e il primo ostello sarà lo Scaligero. Ove dunque rifugiossi egli dal 1304 fino al 13r 1? E se altrove