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r PRIMO 17 ricuperarne gran parte. Morì l’anno 1336, e lasciò quegli Stati a Giovanni suo unico figlio , che superò ancora in valor guerriero il suo padre. Secondotto, che gli succedette l’anno 1372, non tenne che per sei anni il governo? e rendutosi per la sua crudeltà odioso ai suoi, Fu ucciso l anno 1378. Giovanni III, di lui fratello, gli succedette; ma per tempo ancora più breve, poichè fu ucciso in battaglia l’anno 1381. Teodoro II, suo minor fratello, e che non fu inferiore in coraggio e in senno ad alcuno dei suoi antecessori, ebbe assai più lungo impero, essendo morto solo nel 1418. Io non parlo dell’antichissima famiglia de’ conti di Savoia; perciocchè, benchè essi già da alcuni secoli addietro avessero cominciato ad avere ampio dominio in Italia , e in questo singolarmente più lo stendessero pel valore e pel senno di Amedeo VI, uno de’ più gran principi che a questi tempi vivessero, essi nondimeno, troppo occupati nelle continue guerre, non poterono rivolger l’animo alla protezion delle scienze, e di essi però non ci avverrà di dover ragionare per ora. Ma verrà tempo in cui vedremo quanto ad essi ancora sia debitrice l’italiana letteratura. IX. Mentre i principi de’ quali abbiam finora ix. parlato, si dividevan tra loro e signoreggiavano ScaiiJSrt^l’ una gran parte d’Italia, altre città aveano i Veronaparticolari loro signori, tra’ quali però io mi restringerò, come ho detto, a tre sole famiglie che in potere e in fama superarono le altre. Mastino e Alberto della Scala fratelli aveano sin dallo scorso secolo avuto il dominio di Verona, il quale, ucciso Mastino l’anno 1277, Tiraboscuij Voi. V. v 2