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4^8 LIBRO in essi vedesi la contesa da lui avuta con Rainieri. Le altre difficilmente si può diffinire a chi appartengano. Solo una lettera, che dall’Argelati si accenna, e che conservasi nella Riccardiana in Firenze, scritta a Filippo Maria Visconti duca di Milano, debb’esser del giovane poichè non prima dell’anno 1412 cominciò quel principe a regger lo Stato. Ma io* non so intendere che voglia dir l’Argelati, quando scrive eli1 ei non pubblica questa lettera, poichè già è stata pubblicata da Gaspirino Barzizza ^ il quale essendo morto innanzi l’invenzion della stampa, non potea certo con essa renderla pubblica. xxr XXI. Tra gli alunni dell’università di PaAlln-ii.uda , Ro»ciatr. dova , di cui a ragione essa maggiormente si gloria, uno de’ più ragguardevoli è Alberico da Rosciate, così detto da una terra di questo nome nel territorio di Bergamo, ove egli nacque. Ei fu scolaro in Padova di Riccardo Malombra e di Oldrado da Ponte, com’egli stesso confessa (Comm. in Cod. et in Dig. vet. sub. init). Compiuti i suoi studj, e presa la laurea, esercitò l’impiego di avvocato nella curia romana e altrove, impiego, com’egli dice (in praefi Comm. in Cod.), laborioso, noioso e pericoloso, ma eli’ eragli riuscito insieme di onore e di vantaggio non piccolo. Pare che in Bergamo singolarmente esercitasse un tale impiego 5 perciocché egli afferma (in l. 1 Cod. de novo Cod. comp.) di essere stato adoperato a riformar gli Statuti di quella città. Ei rammenta ancora (in L. 14 » c. de Sacros. Eccl., ec.) 1 onore voi ambasciata di cui fu incaricato da ✓