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SECONDO 4(>3 citandone in pruova i pubblici monumenti , e coine mi vien confermato dall’eruditissimo sig. dott. Monti da noi mentovato più volte, fin dall’an 1324, e vi leggeva il Digesto nuovo col salario di 100 lire. Ivi pure egli era negli anni seguenti fino al 1338, poichè più volte ei vedesi nominato nelle carte di que’ tempi. Anzi nel suddetto anno ei fu uno de’ deputati a trasportare lo Studio a Castel S. Pietro, all’occasione dell’interdetto che il papa Benedetto XII avea fulminato contro Bologna , come abbiamo nell’antica Cronaca di Matteo Griffoni (Script. rer. itaL vol. 18,p. 163). Ma Rainieri non andò veramente a Castel S. Pietro; o se andovvi, ne partì presto per passare all’università di Pisa, perciocchè egli stesso afferma di essersi colà recato all* occasione di un tale interdetto; e insieme accenna che gli fu dato successore in Bologna chi gli era stato finallora scolaro, cioè il celebre Bartolo, di cui parla con assai poca stima. Eccone le parole citate dal ch. dottor Fabbrucci (Calog. racc. d Opus. t. 13): Dum ego recessi de Studio Bononiensi per Papam Benedictum fune tempori s interdicto, et transtuli me ad legendum in Jure Civili ad felicem et triurnphalem Ci vitate ni Pisana/n , qui tunc temporis erat meus discipulus , nec multum excellens , fiat assilli ip tua ad meam sedem; del qual passo diremo di nuovo trattando di Bartolo. In fatti lo stesso dottor Fabbrucci ha trovata memoria nell’archivio del Comune di Pisa , del pagamento da esso fatto al convento de’ Domenicani di S. Caterina in quella città, per la casa