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446 LIBRO primi due ninnili del collegio Gregoriano (ivi 9 p. 368); e nel 1387 uno dei seicento consiglieri del Comune (ivi, p. 411). Egli ebbe l’onore l’anno 1361 di essere scelto e mandato dal cardinale Egidio Àlbornoz, che era legato in Bologna, Rettore e Governatore d’Imola per la Santa Chiesa (Script. Rer. ital. vol. 18, p. 463), nella qual carica ei fu confermato l’anno 1363 (ib. p. 468). L’anno seguente il veggiamo accompagnare Gomes, rettor di Bologna e nipote del suddetto Cardinal Albornoz, in un viaggio ch’ei fece ad Ancona a ritrovarvi il zio (ib. p. 472)? e questo viaggio diede probabilmente occasione all1 olferta della podestaria d’Ancona, che il Cardinal medesimo fece a Francesco per Rodolfo di lui cugino l’anno 1365 (ib. p. 479)? offerta però, che fu da lui rigettata. Nulla meno ei fu caro al Cardinal Anglico fratello di Urbano V e legato di Bologna, il quale andato a Roma l’an 1369 a trovare il pontefice suo fratello, seco condusse Francesco con pochi altri de’ più ragguardevoli cittadini (ib. p. 488). L’anno 137(3 il veggiamo per la prima volta incaricato di un’ambasciata in nome de’ suoi cittadini a Barnabò Visconti (ib. p. 5o2)-, nel qual anno pure essendo stato da’ Bolognesi rilegato a Siena Ubaldino de’ Malavolti, e resistendo questi a un tal ordine, sarebbegli stata tagliata la testa, se non fosse stato lo ajuto di Messer Francesco de’ Ramponi Genero del detto Ubaldino, che era molto amato dal popolo, come abbiamo nell’antica Cronaca bolognese (ib. p. 509). Ei fu parimente uno degli ambasciadori