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SECONDO 4°7 che sia condotta in Lombardia, ed ivi sia allevata da Franceschino di Gazzata suo zio materno, e da Tommasina monaca sua sorella, e che quando sia giunta all’età di undici anni? sia data in moglie a qualche scolaro reggiano che si trovi agli studj in Bologna. I suoi libri ancora di medicina e di arti comanda che si distribuiscano in limosina a’ poveri scolari; ed altri legati ancora egli istituisce a vantaggio di essi. Il co. Taccoli crede che Guido morisse in qull’isola in quest’anno medesimo 1362. Ma se altra pruova non può recarne che il testamento , questo certamente fu fatto da Guido , mentre egli era ancora sanus mente et corpore, come in esso egli si appella. E certo il Petrarca nel libro De suipsius et de multonun ignoranti a, che fu da lui cominciato nel 1367, cioè nell’anno in cui Urbano V tornò a Roma, parla di Guido e degli altri tre Averroisti come d’uomini ch’erano allora in Venezia. E io credo che Guido morisse solo l’anno 1370 poichè in quell’anno gli esecutori da lui nominati nel suo testamento, ne chiesero la conferma *, il qual atto è stato pubblicato insieme col medesimo testamento dal suddetto co. Taccoli. E che ei morisse in Venezia, cel persuade ancora la seguente iscrizione sepolcrale che ivi se ne conserva nella chiesa detta de’ Frari, ed è stata pubblicata dal P. degli Agostini (Scritt. venez. t. 1, p. 6). Phisicus hic Regis Cypri Regnique salubre Consiliumque fuit, solers scruptator Olympi , Gesta Ducum referens ì et sic sermone disertus. Philosophia triplex queritur sua damna: quis unquain