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406 li uno esercitasse a que’ Leiupi la medicina; poiché veggiamo che anche a Jacopo da Ferrara, vescovo di Modena, morto l’an 1311, si attribuisce a gran lode l’essere stato dottissimo medico: Jacobus Ferrariensis Mutinae Episcopus, qui Medicinae Scicntlarn prò fluidissime eliam tenucrat, ino ritur (Script. Rer. ital. vol. 11. P. 58, 59). ^ xx1!1-, XX1H Amico pur del Petrarca , benché di (.nido «la.. i # BagiK.io rcR- sentimenti non troppo a lui uniforme, fu Guido !Ì’,Tfi.r;« fh» Bagnolo reggiano (a). Abbiam veduto nel <u Cipro, precedente capor ch’egli era un di que’ quattro che spesso in Venezia venivano a disputa col Petrarca sulla filosofia di Averroe, di cui essi erano dichiarati sostenitori , e abbiam veduto il carattere che questi ce ne ha fatto, dipingendolo come uomo dottissimo al certo, ma insieme d’idee confuso, e pel suo sapere medesimo vano troppo e superbo. Il co. Niccola Taccoli ne ha pubblicato il testamento da lui fatto l’anno 1362 (Mem, di Reggio t. 2, p. 251), in cui egli si chiama: Magi ster Guido de Bagnoli s de Regio physicus Serenissimi Principisi et DD). Petri Hyerusalem et Cypri Regis. E che egli non avesse solamente il titolo di medico del re di Cipro, ma che ivi ancora abitasse per qualche tempo, ne è pruova il medesimo testamento che è segnato in Nicosia città di quell1 isola, e in cui nomina i beni che in essa possedeva. In esso ei nomina ancora una sua schiava, detta per nome Francesca, dalla quale avea avuta una figlia chiamata Alisia; e questa comanda (a) Di Guido da Bagnolo si è poi ragionato più stesamente nella Biblioteca modenese (l. 1 , p. i34).