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394 LIBRO che cominciò a leggere medicina nell’università di Padova l’anno 131i, e che continuò leggendo sino al 1350 in cui finì di vivere. Il Pignoria, in una sua lettera citata dal Papadopoli. rammenta alcune opere mediche da lui composte, di cui eragli avvenuto di trovar copie scritte a penna, le quali non sono mai state date alla luce. SSìrHio Marsiglio di lui figliuolo dal Savonaa; lui fiyifuo- rola si appella non sol divino, che forse ciò sembravagli poco, ma divinissimo, creduto a’ suoi tempi principe e monarca de’ medici, e come tale ancor da’ posteri onorato. Quindi racconta ch’egli aggirossi per le università tutte d’Italia, illustrandole colla sua dottrina, e comunicando agli Oltramontani stessi non poco lume; che fu avuto in gran pregio da Giangaleazzo Visconti primo duca di Milano, e che essendoglisi Marsiglio offerto pronto ad andare a Parigi, e a disputare pubblicamente su qualunque punto di medicina o di arti gli fosse proposto, piacque la cosa a Giangaleazzo per modo, ch’egli volea inviarvelo a sue proprie spese; ma la morte del duca impedì l’esecuzione di sì glorioso disegno. Il Papadopoli (Lcit. c. 3), citando i catalogi dell’università di Padova, afferma che ivi tenne scuola Marsiglio dall’anno 1370 fino al 1380, che fu carissimo a Giangaleazzo, mentre questi era signor di Padova, e che, poichè questa città tornò 1 anno 1390 in mano del Carrarese, Marsiglio ritirossi a Bologna (a); che l’anno 1 {02, chiamato (a) I documenti dell5 università di Padova indicatimi