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SECONDO 3j() p. 77) l’anno i3so. Ma ei prende errore chiamandolo fratel di Dino, mentre certamente gli fu figliuolo, come anche da altri monumenti prova il ch. dottor Lami (Nov. letter. 1748, p. 283). Ch’ei fosse professore in Bologna, è certo; ma è certo ancora che prima ei fu professore in Perugia. Di amendue questi fatti ci assicura lo stesso Tommaso, il quale, parlando di Francesco de’ Zanelli medico bolognese, dice (Summa Medicin. q. 90): Qui tempore, quo incepi Perusii legere Medicinam, ipse ibilegit artes; et demum post mei recessum, cum ivimus ad legendum lì ononide Medicina m, ipse in Medicina studuit et doctoratus est Ma parmi difficile ch’ei fosse professore in Bologna, dopo esserlo stato in Perugia fin dall1 anno i320, come afferma l’Alidosi; poichè vedremo ch’ei morì, in età non molto avanzata, l’anno 1370; e in fatti il eli. dottor Monti, nelle notizie trasmessemi su questo argomento, mi assicura che la lettura di Tommaso in Bologna dee fissarsi all’anno 1345, e che forse ei vi tornò su gli ultimi anni di vita, poichè Cristoforo degli Onesti, che prese la laurea nel 1367, narra di averlo avuto a suo maestro in pratica. Se in altre scuole ancora insegnasse Tommaso, non ci è giunto a notizia. Ben sappiamo ch’egli, benchè medico , godette dell’amicizia del Petrarca, e abbiamo una lunga lettera che questi gli scrisse (Senil. l. 8, ep. 3) in risposta a una quistione che Tommaso gli avea proposta, se maggior forza abbia l’opinione, ovver la fortuna. In essa il Petrarca, benchè secondo il suo costume si mostri scettico intorno alla scienza