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3^6 LIBRO che con Z1 animo fosse altrove. Fu d ingegno altissimo e di sottilissimo acume, di vita ornata , culto filosofo , umano, allegro nella visitazione degl’infermi’ , altrimenti severo cercatore di segreti, e dell’ozio desideroso; nientedimeno a ciascuno caro e accetto. Il qual carattere mi fa dubitare che quel Dino di cui il Petrarca riferisce due ingegnosi e pungenti motti (Rer. memor. l. 2, c. 3, 4? Op. t. 1, p. 4>4? 4^°)> non sia quel desso di cui noi ragioniamo, vi». Vili. Più scarse ancora son le notizie che ’iwis.:....1. abbiamo di Torrigiano medico fiorentino di queCorent.no. gt0 secoi medesimo da noi rammentato poc’anzi. Questi, dice Filippo Villani che ne ha scritta la Vita (Vite d ili. Fior. p. 49? ec.), nacque nella Vigna di S. Procolo, donde anche nacqui io, della casa dei Rustichelli, la quale oggi in Valori e Torrigiani è divisa. Quindi soggiugne che recatosi agli studi in Bologna, passò poscia a Parigi, e vi tenne per lungo tempo la cattedra di medicina, nel tempo medesimo che Dino teneala in Bologna*, e ivi aiutato dall alto e acutissimo suo ingegno, del quale era mirabilmente dotato, scrisse un Comento sull’Arte piccola di Galeno, il quale ebbe l’onore di essere appellato più che Comento, e di ottenere al suo autore il nome di più che Comentatore. Io non trovo tra gli storici dell’università di Parigi menzione alcuna di questo professore italiano, se pur ei non è quel Pietro di Firenze professor di medicina l’anno 1325, nominato dal du Boulay (Hist. Univ. Paris, t. 4, p. 982); ma ciò non basta a negare ciò che narra il Villani. Si ha alle stampe l’opera mentovata da