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secondo 3*3 falsità. Ei dice che nel medesimo tempo che Dino teneva scuola in Bologna, Torrigiano la teneva in Parigi, e che amendue erano stati scolari di Taddeo; e quindi la lettura di Torrigiano in Parigi deesi (fissare tra l’anno 1306 e il 1313 in circa. Dice ancora il Villani che Torrigiano tenne la cattedra ed esercitò la medicina per lungo tempo, e supponiamo che con queste parole intenda solo lo spazio di otto, o dieci anni; che poscia, essendo già vecchio e pieno di dì, cominciò a studiare la teologia; che poi si fece religioso, e vi divenne maestro nella medesima scienza, e che finalmente essendo già di età decrepita morì. Or Dino, come abbiam veduto, partì da Bologna l’anno 1313, nè più vi fece ritorno. Come dunque si può asserire che Torrigiano, dopo tutte le cose che di lui ha narrate il Villani, in quell’anno fosse già decrepito e morto? Questa sola riflessione a me sembra bastante perchè si rigetti qual favoloso tutto questo racconto. VII. Dopo un breve soggiorno in Padova , Dino, mal soddisfatto dello stato di quella città, tornossene in patria, ove era, come abbiam veduto, l’an 1319). E questo fu appunto l’anno in cui Albertino Mussato inviato da’ Padovani a Firenze, e caduto infermo, narra di essere stato da lui visitato. Egli indica chiaramente il suddetto anno. Quum deciminoni cultum susceperet anni \ irgo Dei genetrix. elapsis mille trecentis. Inter ejus Op. ad calc. t. 6, par. 2 Thesaur. Antiq. Ital. p. 63. Quindi, dopo aver descritta la malattia da cui VII. Suo ritorno a Firenze I tua morte «J me opere.