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3^2 LIBRO arreca a motivo del suo partir da Bologna l’invito avutone da’ Padovani. E Villani al contrario l’attribuisce all’invidia de’ dottori bolognesi. E forse l’uno e l’altro motivo poterono indurre Dino a lasciare Bologna. Ma il Villani stesso nella Vita, che siegue immediatamente a questa, di Torrigiano medico, esso pur celebre a questi tempi, ne porta un’assai diversa ragione. Narra egli adunque (Vite. d’ill. Fior. p. 51) che Torrigiano, il quale giunto a vecchiezza renduto erasi religioso, essendo morto, due suoi confratelli, per ordin di lui avutone, presi seco un’opera da lui stesso composta, recaronla a Bologna, perchè in quello Studio si divolgasse; che avendo essi scoperto il lor disegno a Dino, questi li guadagnò con danaro, sicchè, senza far motto ad altri, a lui solo confidasser quel libro; eli’ egli giovandosi di esso e spacciando quali sue le maravigliose scoperte di Torrigiano, giunse a tal nome, che le scuole degli altri rimaser deserte; ch’essi venuti in sospetto fecero spiare per modo, che si scoperse l’inganno e l’impostura di Dino; e che questi per vergogna passò a Siena. Io non trovo chi su questo racconto abbia mossa difficoltà. Ma certo esso a me sembra assai poco probabile. Lasciamo stare che lui uomo manifestatosi sì solenne impostore non sarebbe stato con sì grandi istanze richiesto da altre università, ed anche richiamato a Bologna, ove da Siena tornò. Lasciamo stare ancora che le opere di Dino sono più celebri e più pregiate che quelle di Torrigiano. Il fatto stesso, qual raccontasi dal Villani, ha tai circostanze che ce ne mostrano la