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SECONDO 3*71 per due anni tenuta scuola in Bologna, ne partì l’-anno 1306, a cagione dell’interdetto che contro quella città fu fulminato in quell’anno; e che allora passò a Siena, ove benchè non fosse ancora Studio generale, doveano essere nondimeno alcune scuole. Ei dovette poscia tornare l’anno 1308 a Bologna, e perciò dice che l’anno 1311 era il vi di sua lettura, comprendendo que’ due anni ne’ quali vi avea insegnato prima di andare a Siena ». Al fine del Dilucidatorio aggiugne che chiamato a riformar lo Studio di Padova , ivi continuò quell’opera, e che quindi per l’infelice stato a cui era condotta quella città, costretto a partirne, tornò a Firenze; e ivi l’anno 1319) le diè compimento. Deinde vero vocatus ad Studium reparandum a Communi Paduae, ibi legens hoc opus reincepi et processi... et tunc quidem propter malum statum Civitatis Paduae Florentiae redii, et rassumens hoc opus Florentiae... terminavi... et completum est hoc opus a me anno Christi 1319 die 25 mensis Novembris. Io credo pertanto che Dino fosse chiamato a Padova l’anno 1313, allor quando morto Arrigo VII, nimico de’ Padovani, e che avea interdetto, benché, come io credo, senza effetto , la loro università, essi probabilmente presero la opportuna occasione per condurla a stato sempre migliore, e chiamaron perciò un uomo di tale fama, che col suo nome le accrescesse non poco lustro. VI. Il Villani parla soltanto dell’andata di vi. Dino a Siena, e non (fa motto di quella eh1 ei acl[’»“‘ fece a Padova, che pure è certissima per te-dovastimonianza del medesimo Dino. Questi inoltre