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3^0 LIBRO de Petr. t. i, p. 4^)? che Dino era stato qualche tempo in Avignone, e che ivi avea gareggiato con Cecco d’Ascoli. Ma come abbiamo già mostrato che Cecco probabilmente non vide mai Avignone, così lo stesso possiam dire di Dino, di cui non vi ha chi afferma che ponesse il piè fuor d’Italia, se non qualche autore troppo da lui lontano. In qual tempo cominciasse egli a tenere scuola in Bologna, si raccoglie dal titolo da lui premesso al suo Dilucidatorio sopra Avi- I cenila , che altrove abbiam rammentato, in cui dice ch’ei gli diede principio l’anno i3i i, ch’era il vi anno di sua lettura: Quam ego Dinus de Florentia ine cpi componere ciun le gì B ononide anno vi meae lecturae mcccxi. « Ma a ben intendere questo passo, convien osservarne un altro, cioè il proemio da lui premesso al suo comento sopra una parte del quarto canone ■ d’Avicenna, in cui egli rende più esatto conto I de’ primi suoi anni. Studueramus Bononiae, dice ivi Dino , uno anno in scientia medicinae, deinde propter guerram, quae tunc Bononiae erat (cioè per quella che fece a’ Bolognesi, dal 1296 al 1299, il march. Azzo d’Este) recessimus et adhaesimus patri, etc. Reversi sumus ad Studium Bononiae (cioè circa il i3oo)j studuimus continue quattor annos in scientia Medicinae; in quarto vero anno Dei gratia mihi concedente fuimus doctorati in ista scientia, ac legimus duo bus annis. Postmodum vero quam fuit privatum Studium Bononiae, coacti recessimus a Studio illo, et venimus ad Civitatem Senarum, et venimus ibi ad salarium vocati Da questo passo veggiamo che Dino, dopo aver