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348 LIBRO di lui non abbiamo che tre trattati intorno a’ bagni di Padova e di Abano (V. Fabr. Bibl. med. et inf. Latin, t. 2, p. 60). Giovanni Manzini nella lettera a lui scritta l’anno i388, da di ottone, o di rame; e dà insieme tutta la teoria de’ movimenti celesti. Nella seconda prescrive il modo con cui le parti debbono insieme congiungersi, e nella terza insegna per qual maniera, accadendo qualche alterazione nel moto della macchina, si debba ad essa porre opportuno rimedio. Egli afferma di aver trovato da se medesimo l’ingegno di quella macchina , benchè confessi di averne ricavata l’idea da un’opera del novarese Campano: Idcirco imaginatus sum opus materiale componere... et ille nobis adjutor sit, qui hanc immaginationem pulchram primo duxit ad mentem.... Sumpsi hujus autem propositi et imaginationis exordium ex subtili et artificiosa imaginatione Campani, quam docuit in sua Theorica planetarum. In essa ancora ei ci indica il tempo in cui scrisse questa opera, cioè nel 1364 Investigavi igitur gradum 12 Sagittarii, ibi namque tempore compositionis hujus erant auges Saturni, quod fuit anno Christi perfecto 1364 Il soprallodato cavaliere mi ha ancora avvertito che da’ monumenti della famiglia raccogliesi che Giovanni, nato in Chioggia nel 1318, fu professore di astronomia in Padova nel 1352; che nel 1368 andò lettore di medicina a Firenze, donde tornò a Padova verso il 1370, nel qual anno il Petrarca gli scrisse la lettera prima del libro XII delle Senili, che originale conservasi ancora presso il lodato cavaliere; che nel 1371 fu invitato da’ Carraresi alla Repubblica Veneta, che nel 1374 diede in Padova la laurea a un figlio del celebre medico Dino fiorentino; che nel 1378 fu chiamato a Pavia alla cura di Azzo figlio del Conte di Virtù Giangaleazzo Visconti; che da questo gran principe ottenne diversi privilegi, un palazzo in Pavia e 2000 fiorini di stipendio e, che egli morì, nel febbraio del 1389, in Genova, ov’era andato a visitare Antonio Adorno suo amico. Ciò potrebbe renderci dubbiosi che falsamente gli fosse attribuita