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secondo 3a5 famosa studia superasset E forse la sperienza già fatta del poco felice esito de’ vaticinj! di Paolo, fu la ragione che indusse gli esecutori del testamento ad occultar quelli ch’egli aveva lor consegnati. Con somme lodi di lui parla ancora il Boccaccio (De Geneal. Deor. l. 15, c. 6), affermando che niuno vi ebbe a que’ tempi, che tant’oltre andasse nell’aritmetica, nella geometria e nell’astrologia; e ch’egli cogli stromenti fatti di sue proprie mani rappresentava a maraviglia i movimenti tutti celesti, sicchè più ancor che tra’ suoi era in altissima stima presso i Francesi, gl’inglesi, gli Spagnuoli e gli Arabi. Finalmente aggiugne il Villani ch’ei mori l’anno i365, eju onorevolmente seppellito in un monumento rilevato di marmo in Santa Trinità in una Cappella, la quale morendo lasciò, che si facesse, e l’ab. Mehus aggiugne di averne veduto il testamento fatto l’anno 1366 (il che se è vero, convien dire che sia corso errore nel passo soprarrecato del Villani) in cui egli èchiamato: insignis et clarissimae famae vir mignificus Paulus quondam Ser Pieri populi Sane ti Fridiani vulgariter appellatus Maestro Paolo dell’Abbaco, Aritmeticae, Geometriae et Astrologiae Magister (l. cit.p. 195). Di questo testamento ci ha dato un estratto il sig. Manni (Sigilli, t. 14, p. 22, ec.), in cui fra le altre cose, è degno d’osservazione ch’egli comanda che i suoi libri d’Astrologia si conservino nel monastero di Santa Trinità sotto due chiavi, una delle quali sia presso i frati , l’altra presso i suoi eredi, e che ivi stieno finchè si trovi qualche valente astrologo fiorentino,