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302 libro d’Afrodisia, credesi da molti che debbano attribuirsi al medico Alessandro da Traile. «. XY*. XV. Meno incerti sono i racconti delle vi, llicerchi- in-.. ^ „.... tomo la viia cende di Cecco d Ascoli, le quali però ebbero e le vicende 1 /* , • ’ P. » di Ceccoper lui un fine troppo più innesto, che non

  • c°ii. pGI. pietro d’Abano. Il P. Paolo Antonio Appiani della Compagnia di Gesù ne ha scritta la

Vita insieme e T Apologia, che dal Bernini è stata data alla luce (Storia dell Eresie, t. 3 , p. 450), ed è stata poi compendiata dal conte Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 1, par. 1, p. 1 i5i). Sarebbe a bramare che di molte cose, da essi asserite, recate avesser le pruove e i monumenti; e alcune inoltre di esse non possono in alcun modo adottarsi per vere. Cecco ossia Francesco, figliuolo di Simone Stabili, come appare dalla sentenza contro di lui proferita, nacque in Ascoli nella Marca d’Ancona. Il conte Mazzucchelli ne fissa la nascita circa l’anno 1257, perciocchè, ei dice, Cecco avea 70 anni di età, quando fu arso l’anno 1327. E quanto all’anno della morte, non se ne può dubitare; ma che Cecco avesse allor 70 anni, non si afferma che dall’Alidosi e da altri che l’han copiato, scrittori troppo recenti, perchè possano assicurarcene. Il P. Appiani, dopo aver detto che Cecco attese con felice successo ai serj non meno che ai piacevoli studj, soggiugne ch’egli dar volle a’ suoi concittadini un saggio del valor suo nelle matematiche, esibendosi di condurre il mare Adriatico fin sotto le mura di Ascoli; ma che il timore di perdere il vantaggio che ricevevano dalla valle del Tronto, distolse gli Ascolani dall’accettarne il