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300 LIBRO che l’han seguito. Intorno a che e a più altre cose , che troppo lungo sarebbe il voler qui esaminare, veggasi il più volte lodato conte Mazzucchelli, e gli altri scrittori da lui citati. Io non mi tratterrò parimente a cercare se Pietro d’Abano fosse, o non fosse reo degli errori appostigli. A me non è avvenuto di trovar nell’opere che di lui ci sono rimaste, altri errori che le superstizioni astro logiche, le quali erano allora troppo universalmente adottate, perchè solo per esse potesse uno essere accusato d:eresia, o d’empietà. E troppo poco ci hanno di lui parlato gli scrittori contemporanei, perchè si possa accertare quai fossero i veri suoi sentimenti. Egli morì, secondo il più comune e il più probabile sentimento, o l’anno 1315, o nel seguente al più tardi; e i Padovani più d’un secolo appresso, cioè l’anno 1420, avendo rinnovato il magnifico loro palagio pubblico, sopra una delle porte di esso gli eressero una statua. XIV. La più celebre tra le opere di Pietro d’Abano è quella a cui egli diè il nome di Conciliatore, perchè in essa prese a conciliare insieme, quanto era possibile, le discordanti opinioni de’ medici e de’ filosofi su molte questioni appartenenti a medicina e a filosofia. Ad essa in più edizioni si aggiugne un opuscolo sui Veleni, che in alcune vedesi dedicato ad un papa che non si nomina, in altre a un papa Jacopo che non fu mai al mondo, in altre a un papa Sisto, del qual nome non vi ebbe pontefice alcuno per più secoli innanzi e dopo a