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SECONDO 2()I poscia privato l’anno 1299 (Murat Ann. (d’Ital. ad an. 1292, 1299), e da ciò raccogliesi il tempo in cui Pietro stava in Parigi, cioè verso la fine del secolo xiii. Se è vero ciò che il Naudè afferma (l. cit.) che Pietro scrivesse in Parigi il suo Conciliatore, convien dire che in quella città egli si trattenesse fin dopo l’anno 1303, in cui, come si è detto, pubblicò quella sua opera. E sembra certo che così fosse, poichè ne’ suoi Comenti su’ Problemi d’Aristotele , opera, come al fin di essa si. dice;, cominciata in Parigi e finita in Padova, ei cita talvolta il suo Conciliatore (part. 10, probi, ulL). IX. Mentre egli era in Parigi, cominciò, se ix. crediamo al Savonarola, ad essere accusato d1 in- i«“ cantesimi e di magia. Ma il racconto che ce «*-•« ne fa questo autore, è così improbabile che strofa, appena meriterebbe d’essere qui riferito. Dice egli adunque che avendo Pietro in Parigi operate più cose tanto ammirabili, che da alcuni credevansi effetto di magia, l’inquisitore domenicano volle chiamarle ad esame j e parendogli che Pietro fosse veramente reo di arte magica, cominciò a parlarne in pubblico, a dargli il nome d’eretico, e a cercare d’imprigionarlo per dannarlo poscia alle fiamme. Ma tale era il favore di cui Pietro godeva presso la corte e presso tutta l’università, che l’inquisitore non poteva ottenere il suo intento. Pietro avendo di ciò avuta contezza, andossene al re, e radunata tutta l’università, accusò d’eresia l’Ordine domenicano , e fece che un giorno determinato si stabilisse a trattare e a giudicar di tal causa. Nel qual giorno, innanzi al re e a gran numero