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SECONDO i53 un’opera in confutazione delle empietà e degli errori d’Averroe, che allora aveano molti seguaci in Italia, come nel capo seguente vedremo. Questa lettera ancora sembra scritta verso l’anno 1370, come pensa anche l’abate de Sade (Mém. de Petr. t. 3, p. 761). XXIV. Queste due lettere del Petrarca mi fanno credere che il Marsigli verso l’anno 1350, essendo in età di circa venti anni, venisse a Padova, mandatovi da’ suoi superiori per motivo di studio. Di fatti l’amicizia del Petrarca col Marsigli non può fissarsi prima del detto anno, perciocchè negli anni innanzi il Petrarca era stato, come a suo luogo vedremo, in continui viaggi; nè erasi fermato sì lungamente in un luogo, che avesse potuto aver col Marsigli quei frequenti colloquii ch’egli descrive. E non sembra pure che ciò potesse avvenire più anni dopo, perciocchè il Petrarca non fissò il soggiorno in Padova che circa il 1361, e non pare che se allor solamente avesse cominciato a conoscer Luigi, potesse poi aver tempo di vederne que’ felici progressi che ne accenna nella seconda lettera, la quale io credo, come sopra si è detto, che fosse da lui scritta alcuni anni innanzi alla sua morte. L’anno 1350 ei si trattenne in Padova più mesi, ove ebbe un canonicato, e questa parmi perciò l’epoca più probabile della conoscenza da lui fatta col nostro Luigi. Questi non fu pago degli studi che fatti avea sotto la direzion del Petrarca, e poscia in Firenze sua patria, ove, come abbiamo veduto, egli era tornato; ma volle passare in Francia e prender la laurea, benchè in età già xxiv. Suoi studi, rd elogi di esso falli.