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SECONDO 22 1 pruova della sua sollecitudine nello sradicare j;li errori che andavano serpeggiando, perciocchè avendo l’anno 1389 scoperto che in quella città erasi rifugiato Stefano Gontier apostata deir Ordine de’ Predicatori, il quale andava disseminando gli errori del celebre Giovanni da Monteson del medesimo* Ordine, fattolo arrestare, il mandò prigione alla università di Parigi; di che veggasi il du Boulay che stesamente ne parla (l. cit. p. 640), e veggansi parimente i citati autori della Gallia Cristiana; che altre cose rammentano da Ferrico operate a pro delle sue chiese. L’anno i3t)o ei fu trasferito all’arcivescovado di Rheims; ma mentre egli era in viaggio verso la sua chiesa, morì di veleno in Nimes a’ 26 di maggio di quell’anno medesimo. S’egli lasciasse, o no, qualche saggio del suo sapere, non trovo chi lo affermi, nè chi faccia menzione di alcuna opera da lui composta. XII. Tutti questi Italiani che dieder pruova del loro ingegno nell’università di Parigi, si rammentano dal du Boulay, se se ne tragga Dionigi da Borgo S. Sepolcro, di cui ei non fa motto. I Francesi però ci permetteranno che noi ne annoveriamo alcuni altri i quali non furono di minor nome, nè minor lustro accrebbero a quella loro sì celebre università. E in primo luogo Michele Aiguani dell’Ordine carmelitano e bolognese di patria, il cui cognome viene scritto in diverse maniere da diversi scrittori , molti de’ quali singolarmente il dicono Angriani, e il ch. conte Mazzucchelli ha creduto (Scritt. ital. t. 1, par. 2, p. 780) di dover seguire XII. Notizie di Mi.ii,lo A1 guani laurealo eMo pure in Parigi.