Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/254

SECONDO 2I7 essere scolaro di Egidio Colonna. E deesi perciò credere che invece di quarantasei anni essi dovessero scrivere cinquantasei. Di lui abbiamo alle stampe Sermoni latini fatti a sposizion del Vangelo; opera da lui composta mentre predicava in Venezia nel 1315, come provasi da un codice a penna che se ne ha nella libreria degli Agostiniani di S. Giacomo di Bologna; della qual notizia io son debitore al ch. P. Giacomo della Torre agostiniano, la cui erudizione e gentilezza nel favorirmi delle più opportune notizie intorno agli scrittori del suo Ordine ho rammentato altrove, e dovrò qui ancora rammentare non poche volte. Di questi Sermoni si hanno più edizioni indicate dal Fabricio (Bibl. med. et inf. Latin, t. 1 , p. 47, 48), il quale sulla fede di altri scrittori accenna alcune altre opere teologiche inedite da lui composte che si conservano in Padova nella libreria degli Eremitani. Più scarse notizie abbiamo degli studj di Alessandro d? Alessandria dell’Ordine de’ Minori, eletto generale l’anno 1313 e morto in Roma l’anno seguente. Egli pure dal du Boulay è registrato (l. cit.) tra i dottori parigini; e io non so sulla fede di quali scrittori afferman l’Oudin (t. 3, p. 740) e il ch. Mazzucchelli (Script. ital. t. 1, par. 2, p. 446) ch’ei prese la laurea dottorale in Barcellona. Ei fu autore di più opere teologiche e bibliche, che, dopo altri scrittori, si annoverano dal citato co. Mazzucchelli, il quale ancora nomina le biblioteche in cui alcune di esse tuttor conservansi manoscritte; poichè niuna, ch’io sappia, ha veduta la luce.