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SECONDO 205 paragonati a que’ primi, furon però, quanto il permettevan que’ tempi, i più chiari ornamenti di cui ella allor si gloriasse. III. Fra questi, uno de’ principali fu Roberto No™;ie d. de1 Bari di patria fiorentino. Filippo Villani ne ha scritta la Vita, o, a dir meglio, un breve cellieri deiu elogio, di cui, dopo la poco esatta traduzione n,cd“‘“,aitaliana pubblicata dal co. Mazzucchelli (Vite d’ill Fiorent. p-zy), è stato dato alla luce P originale latino dall’ab. Mehus (Vita Ambr. camald. p. 306). In esso, dopo averlo generalmente lodato, perchè, uomo com’egli era di nobile e ricca prosapia, tutto nondimeno si rivolgesse allo studio delle lettere e della filosofia, aggiugne, che applicatosi poscia alla teologia si recò a tal fine a Parigi, e che ottenne tal fama, che fu creduto il più profondo e il più sottile teologo che allor vivesse, e che perciò fu di comune consenso eletto cancelliere di quella università. Ma in qual anno ciò accadesse, e quanti anni sostenesse tal carica, io non posso accertarlo, perchè veggo contraddirsi tra loro que’ due scrittori che hanno veduti i monumenti onde si potrebbe trar qualche lume. Il ch. dottor Lami afferma (Novelle letter.. p. iZg) eh1 egli era cancelliere fin dall’an 1332, e ne reca in pruova un discorso di Roberto, che manoscritto conservasi nella Riccardiana in Firenze, intitolato: De omnibus Sanctis: quando erat Cancellarius anno 1332. L’ab. Mehus al contrario cita questo discorso medesimo, ma legge anno 1337 (l. cit). A chi di essi crederem noi? Nè qui solamente sono essi discordi. Amendue citano un altro sermone di Roberto in lode di