Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/232

primo 195 le riflessioni da lui f’atle in quell1 occasione, sulle città e sulle ville di quelle provincie, di cui si trova menzione presso gli antichi scrittori. Egli accenna ancora, ma oscuramente (Carm. l. 1, ep ’j’lj di aver costeggiati i lidi di Spagna, di aver navigato l’Oceano, e ancor, come sembra, di esser giunto in Inghilterra (Famil. l. 3,ep. 1); ma di ciò non ci ha lasciata più esatta contezza. Avea egli intenzione di viaggiare ancora a’ Luoghi Santi di Palestina, come si raccoglie dalla prefazione dell1 operetta di cui ora ragioneremo; ma atterrito dalla lunga navigazione e da’ pericoli che altre volte avea sul mare incontrati, se ne astenne. In vece però a un suo amico che intraprendeva quel viaggio, e che avealo richiesto di volergli esser compagno, scrisse il piccolo libro intitolato Itinerarium Cyriacum (Op. t. 1, p. 616), in cui, cominciando da Genova, tutti gli descrive minutamente i luoghi ch1 ei dovea veder nel suo corso, e le cose che più attentamente dovea osservare; libro che alla storia e alla geografia di que’ tempi reca non poco lume, e di cui mi stupisco che non abbia fatta parola l1 ab. de Sade ne’ suoi tre tomi di Memorie per la Vita del Petrarca. Chi fosse l1 amico a cui il libro fu indirizzato, nol possiamo conoscere da’ codici stampati, e solo veggiamo eh1 ci fu milanese, poichè il Petrarca, a lui parlando, gli dice: patria tua Mediolanum (p. 622). Ma in un codice a penna di questo opuscolo, che si conserva in questa biblioteca Estense, esso è indirizzato ad Dominum Johannem de Mandello, famiglia antica e nobile di Milano, e che è