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1 <y8 LIBRO monastero di S. Martino delle Scale in Palermo, come raccogliesi dal Catalogo di essa formato Tanno 1384* or pubblicato e con assai erudite annotazioni illustrato dal ch. P. D. Salvadore Maria de’ Blasi monaco benedettino, nel quale si annoverano oltre a 400 codici che ivi allora si conservavano (Relaz. della nuova Libr. del Greg. Monast, ec. Palermo, 1770). E lo stesso potrei mostrare di altre case religiose in cui in questo secolo singolarmente si attese a radunar libri, se non temessi che una più lunga ricerca di tale argomento fosse per recar noia a chi legge. Accennerò solamente il copioso catalogo de’ libri storici citati da Galvano Fiamma domenicano, scrittore di questo secolo, come quelli sui quali egli avea tessuto le sue Storie, e che probabilmente trovavansi nel convento di S. Eustorgio in Milano, ove egli scrivea. Ne parla a lungo il ch. Muratori (praef. ad Script. Rer. ital.), il quale a ragione si duole che tanti tra essi sieno ora o interamente periti, o abbandonati e nascosti per modo,che si posson considerare come perduti. Assai diversamente ci converrebbe pensare dei monaci di Monte Casino, se fosse vero ciò che Benvenuto da Imola (Comment, ad Com. Dant, ap. Murat. t. 1 Antiq. Ital. p. 1296) narra di aver egli stesso udito narrarsi da Giovanni Boccaccio, cioè che essendo questi andato per veder la biblioteca di quel monastero, trovolla aperta e senza difesa alcuna, talchè le tavole non men che i libri eran pieni di polvere; e che essendosi fatto a visitare i libri stessi, altri ne trovò bruttamente macchiati, altri laceri