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l.{8 LIBllO (in Plin. t. i, p. 689 alter, ed.) di aver vedute carte ordinarie de’ tempi di S. Luigi re di Francia, altri però in questa materia più versati j assicurano che non se ne trova alcuna prima; avvertire che di queste due cartiere, la prima fu nel 1715 a’ 9 di maggio venduta da’ monaci stessi che finallora l’avevano posseduta; l’altra è ancor presso loro, ma cambiata in molino da grano , benchè ritenga non dubbj vestigi di antica cartiera. Cartiere più antiche di queste non sono state finora, che io sappia, scoperte in Italia; e finchè esse non si scuoprano, dee rimanere a questa città l’onore di averle prima di ogni altra avute. Ma queste cartiere erano esse di carta di bambagia, ovver di carta di lino? Niuno può indicarcelo meglio che le carte medesime da esse uscite. Dieci protocolli conservansi nel pubblico archivio di Fabriano, che contengono gli stromenti dal 1 di decembre del 1297 fino a’ 14 di decembre del 134.7 > eil ess* son tutti in carta, e di diverse cartiere, perciocchè vi si osservano fino a venti marche diverse, trattane la carta del primo protocollo , che non ne ha alcuna. Or queste carte, esaminate e sfilate e disfatte con somma attenzione da’ più periti artefici di Fabriano , son da essi state giudicate incontrastabilmente carte di lino. Il lor giudizio confermasi dal passo già accennato del celebre giureconsulto Bartolo, il quale scriveva verso la metà del secolo xiv, il qual passo, anche per le notizie che ci somministra della fama in cui erano allora le carte di Fabriano, merita di esser qui riportato distesamente: “In Marchia Anconitana , dice egli (Tract. de Insigniis et Armis, rubr. 8), est quoddam nobile castrum, cujus nomen Fabrianum , ubi arti fidimi faciendi chartas de papyro principaliter viget, ibique sunt aedificia multa ad hoc y et ex quibusdam artificiis meliores chartae veniunt, licet etiam in aliis faciat multum bonitas operantis, et, ut videmus hic, quodlibet foli uni chartae habet suum signum, per quod significantur, cujus aedificii est charta”. Qui veggiamo che quelle carte da Bartolo diconsi chartae de papyro. E io so bene che con