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138 unno grande concorso. L’eruditissimo monsig. Francesco Florio proposto della chiesa di Udine nella Vita del B. Bertrando patriarca d’Aquileia, da lui pubblicata in Venezia nel 1759, racconta e pruova con autentici documenti (p. 102), che quel patriarca desideroso, uomo dotto com’egli era, di veder fiorire felicemente gli studj nella sua chiesa, indusse i cittadini di Cividal del Friuli a procurare un sì ragguardevol vantaggio alla lor patria, e ne fece fare un decreto nel sinodo provinciale da lui tenuto nel 1339, benchè il vescovo di Padova cercasse, ma invano, d’impedirlo. Perciò nel 1343 fu deputato Jacopo da Trivigi canonico di Cividale a presentarsi al pontefice Clemente VI in Avignone, e ad ottenerne la facoltà che allor credevasi necessaria, e destinossi insieme d’impiegare la somma di 50 fiorini d’oro negli stipendj! de’ professori. Acconsentì il pontefice a sì giuste istanze, e dieci anni appresso, cioè nel 1353, Niccolò successor di Bertrando ottenne dall’imperador Carlo IV, suo fratello, un diploma in favore della stessa università De Rubeis Monum. Eccl. A quii. c. <)3, n. 11). Se essa veramente si aprisse, e per qualche tempo si mantenesse, non può accertarsi, nè si son trovati finor monumenti che lo comprovino. Ma se non ebbe felice effetto il disegno formato di questa nuova università, non mancaron però giammai nè a quella città nè ad altre del Friuli opportuni maestri ad istruire la gioventù. Copiosi documenti mi ha su ciò trasmessi l’altre volte lodato sig. ab. Domenico Ongaroj