Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/170

PRIMO i33 et subditorum vacavit ad illud. E aggiugne poscia che nello stesso anno fu solennemente in virtù del privilegio ottenutone conferita la teologica laurea nella cattedral di Ferrara a quattro religiosi dell1 Ordine de1 Predicatori. Io non farommi qui a ritoccar la quistione della fondazione dell1 università di Ferrara fatta da Federigo II, di cui già si è abbastanza parlato nel quarto tomo di questa Storia; fondazione troppo chiaramente combattuta dal passo da me ora recato, e da cui cerca di svilupparsi il Borsetti (Adversus Suppl. Guarini Defensio, p. 30), ma in modo clic, s1 io non erro, colle sue stesse risposte scuopre la debolezza della sua causa. Ciò che mi sembra più strano , si è che niuno, eh1 io sappia, degli storici dell1 università di Ferrara ha riflettuto a un altro passo degli antichi Annali Estensi di Jacopo Delaito, scrittore contemporaneo , pubblicato dal Muratori (Script. Rer. ital. vol. 18, p. 909), da cui si raccoglie che questa università tennesi allora in piedi solo per tre anni; perciocchè ad istanza de’ Ferraresi medesimi, troppo aggravati da altre spese, il Consiglio del marchese Niccolò III, allor. gio’ vinetto, fanno 1394 determinò che si rivocasse il decreto per la fondazion di essa già fatto. De mense Octobris: quia maximi sumptus pecuniarum instabant, atque emersuri videbantur ad negotia Status et Civitatis, petitum fuit per Cives ad diminuendas expensas, quod Studium revocaretur propter gravamen salariorum dictorum auferendum, et ita annuente Consilio prae*■ fati Domini Marchionis factum est. Noi vedremo in fatti che l’an 1402 fu quella università