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I08 LIBRO Comune l’anno i362, con cui Francesco da Cremona viene fissato a tenere egli solo scuola per l’anno seguente; e gli vengono assegnate 150 lire di denari pisani: Magister Franciscus de Cremona Magister in Grammatica, Loie a , et Physica, teneatur, et debeat legere in Civi tate Pisana dictas Scientias, retinendo per se solum scholas in Civitate Pisana , in quibus scholis doceat unicuique volenti doceri dictas Scientias a festo S. Lucae proximi venturi ad unum annum tunc proxime secuturum. Pro qua lectura et doctrina tradenda per cum , ut dictum est, dicto tempore unius anni habeat. et habere possit et debeat a Communi Pisano libras centum quinquaginta denariorum Pisanorum pro suo salario et mercede, ec. Alcuni altri professori si trovano nominati ne’ monumenti pisani diligentemente esaminati dal detto Fabbrucci 7 e di alcuni di essi noi pur parleremo a luogo più opportuno. Anzi sembra che anche lo studio legale ivi si riaprisse innanzi al finire di questo secolo , come vedremo parlando di alcuni de’ più famosi giureconsulti che in esso vivessero. Ma egli è certo che questa uni versiti! non ritornò ad ottenere la fama che in sul primo suo nascere si era acquistata, se non nel secolo xv, e sarà perciò di altro luogo l’esaminare quando e come ciò avvenisse, xxi. XXI. Nulla meno felici furono i cominciaa menti dell’università di Pavia. Era in Milano, tcnipi non r-,1(^ secolo di cui ora trattiamo , gran numero sistevj. di scuole e di professori j e il Fiamma, che scrivea al principio di esso, ce ne ha lasciata distinta memoria con queste parole: Snnt in