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XVII. Sialo dell* uDiversità tli Napoli. 102 LIBRO primo fra tutti gli ha scoperti, e di altre più minute cose che questo scrittore ha opportunamente inserite nella sua Storia di quella università, ma che al disegno della mia opera non sono opportune, poichè la condurebbero a una minutezza che alla più parte de’ leggitori riuscirebbe noiosa. XVII. Dopo le università di Bologna e di Padova, la più famosa nel secolo XIII fu quella di Napoli fondata da Federigo II, e da’ successori di lui or rinnovata, or con onori e con privilegi illustrata. Da un sovrano protettor sì splendido de’ letterati, qual fu il re Roberto, ben era ad attendersi che a’ maggiori suoi non cedesse nel promuovere e fomentare in ogni maniera quelle regie scuole. Noi vedremo infatti, ove parleremo degli uomini in ciascuna scienza più illustri, che molti di essi da lui furon chiamati ad occupar quelle cattedre. Il Giannone rammenta oltre ciò (Stor. civ. di Nap. l. 22, c 7) gli antichi privilegi da Federigo a quella università conceduti, e confermati da Roberto, e quello singolarmente con cui vietavasi che altrove, fuorchè in Napoli, non si tenessero scuole delle scienze maggiori; e generalmente asserisce che nel suo regno fiorirono le lettere in guisa, che i professori di qualunque condizione si fossero, ancorchè di bassa fortuna, gli innalzava a’ primi onori, e con umanità grandissima gli accoglieva ed accarezzava; andava a sentire in piedi i pubblici lettori che leggevano in Napoli, ed onorava gli scolari. Le quali circostanze, benchè io non ne trovi espressa menzione in alcuno degli scrittori di