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PRIMO C)3 o in medicina, possano studiare in Bologna nelle dette facoltà. Così questo pontefice ricompensava insieme e si assicurava sempre più f attaccamento di un corpo così rispettabile , com’era l’università di Bologna. Io non credo però , che alcun vorrà valersi di questi brevi a confermare la popolare opinione della fondazione di essa fatta dall’imperador Teodosio II, come se il pontefice l’avesse con ciò approvata quasi articol di fede; altrimenti troppo grande sarebbe il numero di coloro che accusar dovrebbonsi di eresia. XI. Tal fu lo stato dell’uni versi tà di Bologna _ Xl* il 11 i • Ragioni dclnel secolo xiv, m cui ella per molto tempo de-)a decadde dallo splendore e dal lustro a cui nel secolo precedente era salita , non già per colpa de’ suoi professori, o di que’ che la presiedevano, ma per le infauste vicende de’ tempi, che sì spesso costrinsero quelle celebri scuole ora ad ammutolire, or ad andarsene esuli e raminghe, e scemaron non poco il numero di coloro che da ogni parte venivano ad instruirvisi. Noi vedrem nondimeno che in questo secolo ancora non le mancarono egregi profes.’sori, singolarmente nella legge civile e nella canonica. Ma di ciò non è questo il luogo di ragionare. Or dobbiam vedere a quali vicende fosser soggette le altre università già fondate in molte città d’Italia, e quali altre si venissero nuovamente aprendo. xn. v um\ersila di Padova aperta sul co- xn. minciare del secolo precedente, poscia dopo alcuni anni venuta meno, e finalmente di bel «•?*» nuovo risorta e salita a gran fama verso la fine à’ó vìi. m