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PRIMO 85 dal Ghirardacci (l. cit p. 262) e dall’Ughelli (Ital Sacra, t. 2, in Episc. Bon.), e intorno ad essa abbiam ragionato abbastanza nel quarto tomo di questa Storia (l. 2. c. i)> esaminando se da essa si possa raccogliere che innanzi a quest’anno quella famosa università fosse priva e mancante di cattedra teologica. Frattanto non vuolsi ommettere il catalogo di tutti i professori che ivi leggevano l’anno 1360, conservatoci dal Ghirardacci, il quale, dopo aver detto che il Cardinal Egidio Albornoz legato fece a tutti accrescere lo stipendio, dice ch’essi erano Gandino de’ Gandoni decretale, Alberto di S. Giovanni e Giovanni da Canetolo in legge, Giovanni Alvaro Spagnuolo, Giacomo d’Arpino, Giovanni Garsia e Giovanni d’Ascoli in canonica, Floriano da S. Pietro e Gherardo da Galerata in medicina ed arti, Antonio dall’Olmo, Giacomo da Farneto, Giacomo da Parma, Antonio da Faenza, Giovanni da Muglio, Pietro da Varignana, Guido de’ Preunti in gramatica, e Pietro dalla Matrice e Stefano da in notaria (t. 2 , p. 25o). VII. Ciò non ostante era a questi tempi as- „ yn • • p l- 1 v n 1 « 1, Il P.-tr.»rra sai infelice lo stato di quella una volta si ce- ne piange ij lebre università. Il Petrarca, che ne’ giovanili suoi anni aveala veduta per valore di professori e per numero di scolari oltre ogni modo fiorita, al rimirarla ora sì squallida e sì deserta la supplica ad esso presentata: per D. Fratrcrn Gabriele/n Ordinis Predicatorum, quia tfurus en ad Studium Generale in Bnnonia quod fiebal Parisiis, ibi tran si a t uni.