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PRIMO G3 quando egli venne in Italia i1 vaino i354? giunto a Mantova inviò un suo scudiere a Milano ad invitare a sè il Petrarca; il quale recatovisi prontamente, ne fu accolto con dimostrazioni di stima e d’affetto singolarissime , come egli stesso ci narra in una lunga sua lettera clic dall7 ab. de Sade è stata inserita nelle sue Memorie (t. 3, p. 380). Venuto poscia Carlo a Milano , ed ivi coronato solennemente , nel partirne ch’ei fé’per Roma, il Petrarca accompagnollo fino a Piacenza, e fu da lui istantemente pregato a venir seco a Roma; ma egli rispettosamente scusatosi tornò a Milano. Nè minori furono le accoglienze eh’ei ne ebbe in Praga , quando fu colà inviato in lor nome da’ Visconti l’an 1356 (ib. p. 429)j e poco appresso egli ebbe un1 altra testimonianza della stima in cui avealo Carlo, quando questi con un diploma sommamente onorevole dichiarollo conte Palatino (ib. p. 441)• Quindi l’an 1361 l’imperadore con sue lettere caldamente invitollo a venire alla sua corte, come raccogliesi dalla risposta che il Petrarca gli fece (ib. p. 555); ed essendosene egli scusato, l’imperadore poco appresso, all’occasione di un figlio natogli finalmente dopo l’aspettazion di più anni, inviò in dono al Petrarca una tazza d’oro di maraviglioso lavoro (ib. p. 559)). Un’altra volta ancora tentò l’imperadore di far venire alla sua corte il Petrarca l’anno i3()2, scrivendogli perciò e facendogli scriver da altri efficacissime lettere, e già il Petrarca erasi posto in cammino per secondare i desiderj di sì possente monarca;