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76 LIBRO l’oppressione della lor libertà (Murat. Ann. d'Ital. ad h. an.). Essa fu poi conchiusa e solennemente pubblicata l’an seguente. Bologna era tra le città collegate (id. ad an. 1225); ed ella perciò dovette ridersi del comando di Federigo; nè vi ha alcun monumento che ci dimostri che nè molto nè scarso numero di professori o di scolari partisse perciò da Bologna. Anzi Federigo, costretto a cedere al tempo, nel primo di febbraio dell’an 1227 pubblicò un diploma dato alla luce dal Muratori (Antiq. Ital. t. 3, p. 909), in cui rivocò i decreti già da lui fatti contro le città lombarde, e nominatamente quello concernente l’Università di Bologna: et specialiter constitutionem factam de studio et studentibus Bononiae. Così questa celebre Università in mezzo alle frequenti scosse, dalle quali o per le domestiche turbolenze, o per l’odio de’ suoi nemici fu travagliata, si stette sempre ferma e costante; e vicina più volte a rimaner (quasi oppressa, risorse sempre più lieta e più fiorente di prima. VILI. In tutto questo secolo non troviamo altre vicende a cui ella fosse esposta, trattone qualche pontificio interdetto, di cui frappoco ragioneremo; ma abbiamo moltissimi monumenti che ci dimostrano in qual fama ella fosse, e quanto numeroso fosse il concorso che da ogni parte faceasi a quelle scuole. Odofredo racconta che a’ tempi di Azzo, il quale ivi fioriva al principio del XIII secolo, egli vide in Bologna fino a dieci mila scolari: Erant hic tunc temporis bene x millia scholares (in Authent Habita, c. Ne filius pro patre). Fra questi ve