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■Jl\ LIBRO antecessore, ordinò che i capitoli mandassero alle pubbliche università alcuni.giovani canonici che in esse si venisser formando agli studi lor proprii; e acciocchè avesser più agio a ben istruirsi, così a’ chierici che studiavano, come a’professori di teologia, accordò l’esenzione dalla residenza, intorno a che abbiamo una Bolla di questo papa pubblicata da’ PP. Martene e Durand (Collect Vet. Script, vol. 1, p. 1146). E ben died’egli a vedere quanto gli stesse a cuore che il clero non si giacesse nell ignoranza; perciocchè, come abbiamo da un’antica Cronaca, un vescovo fu da lui deposto, solo perchè era rozzo nella gramatica: Deposuit episcopum, (qui Donatum non legerat (Memorial. Potest. Regiens. vol. 8 Script. rer. ital. p. 1083). Per l’Università di Parigi ei non fu meno sollecito del suo predecessore, e molte furon le Bolle da lui spedite o ad accrescerne il lustro, o a toglierne gli abusi, le quali son rammentate dal Du Boulai (Hist. Univ. Paris, t. 3, p. 9.3, 96, ec.) e dal Crevier (Hist. de TUniv. de Paris, t. 1, p. 287, 291. 316, 331, ec.). Nè minore fu l’impegno che egli ebbe per l’Università di Bologna, di che dovrem ragionare nel capo seguente. Credesi finalmente ch’ ei fosse l istitutore della carica del maestro del sacro palazzo, e che a questo ufficio prima d’ogni altro nominasse S. Domenico. Di questo santo racconta Giovanni Colonna, scrittore contemporaneo (V. Acta SS. t. 1, Aug. in D'ila S. Domili. § 29), che essendo in Roma, e spiegando nelle pubbliche scuole le Pistole di s Paolo, gran folla d’uomini accorreva ad udirlo,