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Ò-J libro l’averlo contrario. Nel sentenziare poi era egli sì amante del giusto, che non mai ebbe riguardo a persona, nè mai si distolse dal diritto sentiero. Quindi da ogni parte del mondo tante e sì importanti cause venivano al tribunal d’Innocenzo, che ugual numero non aveanne avuto tutti insieme i pontefici di molti secoli addietro. Molte in fatti a questo luogo ne annovera lo stesso scrittore, che dalle più lontane provincie d’Europa furon trasmesse a Roma, perchè il pontefice ne giudicasse. E veramente le Lettere e le Decretali d’Innocenzo cel mostrano uomo nelle divine al pari che nelle umane leggi profondamente versato. Ma di esse noi dovrem ragionare a luogo più opportuno. XVIII. Il solo esempio di un sì dotto pontefice bastar poteva ad avvivare il fervore nel coltivamento degli studi. Egli però vi aggiunse innoltre il promuoverli con ogni sorta di mezzi più opportuni. Vedrem nel capo seguente gli onori con cui distinse l'Università di Bologna. Quella ancor di Parigi riconosce da lui in certa maniera il suo stabilimento; perciocchè le più antiche leggi di essa, che ancor ci rimangono, son quelle che l’an 1215 prescritte furono da Roberto di Courçon legato d’Innocenzo in Francia (Crevier Hist de l’Univ. de Paris, t. 1, p. 296); e più altre Bolle ancor egli le indirizzò, accordandole privilegi, e prescrivendole regolamenti (Bulaeus Hist. Univ. Paris, t. 3, p. 23,60, ec.; Crevier, t.1, p. 28268, 315, ec.). Ma ei non fu pago di provvedere al vantaggio d’alcune scuole; e a tutta la Chiesa rivolse le premurose sue sollecitudini. Quindi, avendo