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PRIMO. DI innanzi al pontificalo egli scrisse i libri della Miseria della condizione umana, del Mistero della Messa, e de quattro Generi di nozze. Fatto poscia pontefice scrisse sermoni e lettere decretali, le quali mostrano quanto nel divino e nell umano diritto ei fosse versato. Così il suddetto .autore. Abbiamo in fatti tuttora le opere sopraccennate di questo pontefice, giacchè quella ancor delle Nozze è stata pubblicata dal dottissimo P. ab. Trombelli ne suoi Aneddoti; e più altre ancora ne abbiamo che si annoverano dagli scrittori delle ecclesiastiche Biblioteche (V. Cave Hist Script, eccl.), e le quali ci mostrano veracemente che Innocenzo III fu uno de’ più dotti uomini del suo secolo. Ma nelle leggi era egli per singolar maniera versato, e ben il dava a vedere nelle frequenti occasioni che gli si offerivano. Tre 'volte ogni settimana, come narra il medesimo sopraccitato scrittore (l. c. p. 601), ei radunava pubblico concistoro, il che da lungo tempo non si era usato. In esso, udite le parti, ei commetteva ad altri le cause minori, serbava a se le maggiori, e di esse disputava con ingegno e con dottrina sì grande, che tutti ne faceano le maraviglie; e molti dottissimi uomini e celebri giureconsulti venivano a Roma sol per udirlo; e più istruivansi in tai concistori, che non avrebber fatto nelle pubbliche scuole; e allora singolarmente che udivanlo proferir le sentenze; perciocchè con sottigliezza ed eloquenza sì grande egli arringava, che ciascheduna parte credevasi vincitrice, quando l udiva allegare le sue ragioni, nè alcun sì dotto avvocato gli venne mai innanzi, che non temesse