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TERZO 68 I professori di gramatica. Ed è vero che il Mussato ne fa menzione ne’ suoi poemi (ep. 13, 14 » i5), de’ quali ragioneremo nel tomo seguente. Ma niun’altra notizia ce ne somministran gli storici padovani, e mi rimane il dispiacere che per mancanza di storie e di monumenti io non possa dare un lume alquanto maggiore alle glorie di questa per altro sì celebre università. XII. Più scarse ancora son le notizie che de’ gramatici dell’università di Napoli ci son rimaste; e l’unico monumento che ne abbiamo , è una lettera di Pier delle Vigne (l. 4, c- 8) da lui indirizzata a’ professori di essa: Sedentibus super aquas amaritudinis , et in salicibus organa suspendentibus Neapolitani studi Doctoribus Universis. In questa lettera ei piange la morte di un professor di gramatica, che è indicato colla sola lettera iniziale G., e descrive il dolore da cui perciò era quella città travagliata. Grammaticorum eximius consocius noster et confrater Magister G ab oculis nostris pertransiit velut umbra, imo evanuit. Ad cujus transitum studi Partenopensis obscuratus est Sol, et Luna versa est in Eclipsim. Quindi prosiegue a dire che la Gramatica non avea peranco asciugate le lagrime sparse per la perdita di un altro professore morto non molto prima; con che.sembra che voglia alludere alla morte del fiorentino Bene, di cui parla nella lettera precedente da noi mentovata poc’anzi, e aggiugne che questi era stato scolaro del primo, e che contro l’ordine della natura il discepolo era morto innanzi al maestro. Questa lettera stessa vedesi inserita tra quelle