Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/697

X. Galeotto 0 Guido!to traduttore della Rettorie.» di Cicero7.1 ORO et (tocnit desinendo. Il che, ancorchè ci mancassero altri argomenti, basta a mostrarci cli’ei w / fu diverso da Buoncompagno, il quale abbandonò la cattedra di Bologna, e andò a finire i suoi giorni in uno spedal di Firenze. Osservano finalmente i sopraccitati autori che questi probabilmente è quel medesimo Bene che in una carta del 1226 vien nominato col titolo di cancelliere del vescovo di Bologna (*). X. L’ultimo tra’ professori di gramatica che si annoverano nella Storia dell’Università di Bologna (ib. p. 515), è F. Galeotto o Guidotto, di cui però essi confessano che non si reca certo argomento a provare che fosse della nobil famiglia de’ Guidotti bolognesi 5 e io aggiungo che niun indicio essi ci danno ch’ei tenesse scuola in Bologna. Essi ne fanno menzione solo, perchè ei recò in lingua italiana i libri rettorici di Cicerone, della qual versione avendo veduto un codice a penna nel convento dell’Annunziata dell’Ordine de’ Servi di Maria in Firenze, i pp. Quetif. ed Echard ne fecero menzione (Script. Ord. Praed. t. 1, p. 906), senza però affermare ch’ei fosse dell’Ordin loro , e solo dicono che sembra ch’egli vivesse prima del 1400 Dalla incomparabile esattezza del p Sarti noi avremmo probabilmente avuta qualche distinta contezza di un tal traduttore, (“) Di questo maestro Bene è lavoro probabilmente >in’opera rns. che si conserva in Venezia nella libreria de’ PP. Domenicani de’ SS, Giovanni e Parilo, che comincia Incipit stimma perirete Jictandi a Doctore, (fui Bonuni dicitur, ordinala. Anche di ciò io debbo la uolizia al sopialJodato sig D. Jacopo Morelli.